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Terremoto Norcia, scossa di magnitudo 6.5 colpisce anche Roma

Pubblicato il 31 Ottobre 2016
Articolo di Marco Galassi

Terremoto centro Italia, la frattura degli appennini

La mattina del 30 ottobre 2016 alle ore 7:40 un terremoto di magnitudo 6,5 ha colpito l'Italia Centrale svegliando la popolazione di molte regioni: è terremoto a Norcia e dintorni dove è stato individuato l'epicentro. La scossa di terremoto è stata sentita da Bolzano a Firenze, da Bari a Roma. Si tratta del terremoto più forte dopo il terremoto in Irpinia del 1980.

L'epicentro è stato a Norcia e secondo i primi rilievi il suolo si è abbassato di 70 cm.

Il bilancio dei danni è ingente, ma il bilancio delle persone coinvolte dal sisma è positivo. Le abitazioni, già sfollate per le scosse dei giorni precedenti, sebbene abbiano ceduto, non hanno fatto vittime. La popolazione era già stata sfollata dalla Protezione Civile nei giorni precedenti. Una ventina di feriti, quasi tutti non gravi. Le scosse però continuano, oltre 700 a un giorno di distanza dal sisma.

Innumerevoli i danni nelle zone colpite, tre regioni coinvolte e danneggiamenti anche a Roma a seguito del terremoto.

Terremoto Norcia 1979

La zona di Norcia non è nuova a forti scosse di terremoto, l'ultima rilevante il 19 settembre 1979 di magnitudo 5.9 della scala Richter quando vi furono 5 vittime e 2.000 sfollati. All'epoca la scossa fece danni anche Roma lesionando il Colosseo, l'Arco di Costantino, la colonna Antonina facendo saltare tubature del gas ed elettriche a Trastevere e Pietralata.

Il terremoto a Roma

Anche a Roma si è sentito bene il terremoto. Persone in strada, altre svegliate di prima mattina dalle vibrazioni dell'abitazione che tremava. Subito dopo avviate le verifiche nella capitale dalle quali sono emersi i primi danni.

la metropolitana di Roma è stata chiusa per mezza giornata per verifiche di stabilità di stazioni e tunnel sotterranei, anche in superficie treni sospesi per verificare le linee e ponti chiusi in attesa di accertamento della stabilità. Tubazioni saltate in alcuni punti della città, intonaco dei palazzi staccato, cornicioni a terra in altri punti e il giorno dopo ancora ponti chiusi per la necessaria manutenzione.

Essendo numerosi gli edifici da controllare, scuole chiuse per precauzione il giorno dopo la scossa, in attesa di ulteriori accertamenti che sono proseguiti per svariati giorni anche con lo sfollamento di alcuni edifici dichiarati pericolanti.